Still-Life “natura morta” trasposto dalla pittura alla fotografia.
Oggigiorno il termine Still-life indica un genere fotografico che prevede la valorizzazione di oggetti con finalità commerciali. Da prima le tecniche pittoriche utilizzavano principalmente luce naturale per illuminare i soggetti, molto spesso erano cesti di frutta o composizioni floreali. Lo still-life fotografico utilizza invece luci artificiali molto costose, macchine fotografiche ad altissima definizione e padronanza delle tecniche ed un innato senso di creatività.
Con la pellicola creare foto perfette era compito di veri creativi dell’illusione. Per fotografare un bicchiere di birra, ad esempio, si utilizzava thé e schiuma da barba, in altri soggetti, per risaltarne le superfici si usavano i materiali più impensabili. Venivano allestiti veri e propri set poiché photoshop non era ancora di uso comune.
Oggi nell’era digitale la tecnologia aiuta molto in questo senso, riducendo costi e tempistiche, ciò non toglie che la maestria di un fotografo nel catturare l’immagine nel modo più preciso possibile, significa meno ore di post produzione e flussi di lavoro più rapidi abbattendo ulteriormente i costi, Es. per un e-commerce o un catalogo.
La questione è: se oggi la tecnologia digitale è a portata di tutti, tanto da permettere addirittura agli smarthphone l’illusione di editare foto ad alta risoluzione (dato ingannevole), perché rivolgersi ad un fotografo professionista esperto?
Questo ragionamento purtroppo è comune nelle persone, di fatto non esiste pensiero di più errato. Il cliente può cimentarsi in svariati tentativi da autodidatta, con conseguente perdita di tempo e di denaro. Rivolgersi ad un professionista significa un servizio preciso, dettagliato anche nell’archiviazione (altro aspetto da non sottovalutare) con risultati calibrati e professionali, il quale donerà ai vostri prodotti ed alla vostra azienda quella marcia in più che vi renderà competitivi sul mercato.